Pseudonimo di
Johann Mendel. Biologo boemo. Di famiglia modesta, dopo
aver approfondito le sue conoscenze di matematica, fisica, filosofia e teologia,
per poter continuare gli studi si dedicò alla carriera ecclesiastica.
Monaco agostiniano nel convento di Brno, ne diventò in seguito abate,
insegnando anche Fisica e Scienze naturali al Collegio reale di Brno. Introdotto
ai problemi dell'ibridazione da F. Diebl, diede inizio (1856) ad una
sperimentazione su piante di piselli, relativa a sette caratteri stabiliti.
Raccolse i risultati di tali esperimenti nella sua memoria
Saggio sugli
ibridi vegetali (1866), in cui elaborò l'esposizione delle leggi
sulla trasmissione dei caratteri ereditari (V. MENDEL,
LEGGE DI). Le sue conclusioni, tuttavia, pur dotate di grande chiarezza e
rigore scientifico, furono inizialmente trascurate dalla comunità
scientifica e riscoperte solo nel 1900 da alcuni botanici, fra cui G. Bateson,
che ripeterono gli esperimenti condotti da
M. e ne confermarono i
risultati (Heinzendorf, Slesia 1822 - Brno, Moravia 1884).